Archi in Tasso Italiano

Il Tasso è un Albero della famiglia delle Conifere di medie dimensioni (10-15 metri), ad accrescimento lentissimo. E’ una sua grande proprietà il fatto di non possedere canali resiniferi e quindi non produce resina. E’ una specie protetta e molto rara, si può trovare nella zona montana delle Alpi e dell’Appennino non molto frequentemente, altrove si trova come pianta ornamentale di grandi parchi. Si presenta con alburno biancastro e durame rosso venato il legno di Tasso è notevolmente flessibile ed elastico e questo lo rende perfetto per la costruzione di Archi. E’ uno dei legni più usati nel Mediovo per fabbricare un arco, adatto pressochè ad ogni tipo di geometria, documentato ininterrottamente dal Neolitico al Rinascimento dove proprio a cavallo conobbe il suo massimo splendore nella Battaglia dei Cent’anni usato dagli Inglesi intensamente tanto che importavano le doghe anche da altri paesi dell’Europa, per esempio dall’Italia, dove cresceva il legno migliore in assolutio. Si usava anche il legno inglese ma non era tenuto in grande considerazione tanto che gli Inglesi erano soliti acquistare tessuti di Lino in Italia soltanto a patto che i tessuti fossero avvolti su doghe di Tasso Italiano. La tecnica più comune nel Medioevo per l’utilizzo del legno di Tasso consisteva nel realizzare l’arco da uno spicchio longitudinale di tronco o ramo stagionato, in modo che il dorso dell’arma fosse costituito dall’alburno che presenta delle caratteristiche da legno perfetto quali la resistenza alla trazione e al deperimento e il ventre da durame resistente alle forze di compressione che si vengono a creare tirando l’arco. Generalmente la corteccia veniva asportata dalla doga mettendo a nudo la superficie più esterna del legno senza intaccare gli anelli di accrescimento, allo scopo di garantire la massima continuità al dorso dell’arco che se non viene rispettato si creerà un punto debole dove l’arco potrebbe spezzarsi.